Non pochi clienti si presentano sconsolati e anche molto “delusi” (leggasi incazzati neri) perché hanno investito, speso(?) buttato(!) letteralmente migliaia e migliaia di euro per fantomatici servizi SEO che costano un occhio della testa senza alcun risultato.
Spesso neppure ottenendo i risultati di posizionamento promessi…. non poche volte magari hanno ottenuto un posizionamento ma del tutto inutile o sproporzionato; che significa?
INUTILE: hai un bistrot che propone la vera cucina francese in un quartiere di Roma… non facciamo nomi… diciamo – per convenzione – in prati. Ha senso posizionarsi per la query di ricerca “ristorante roma“? Ammesso che vi si riesca, l’impresa presuppone un inventimento di cifre spropositate… E mettiamo pure che tu disponga delle disponibilità finanziarie… Ha senso?
E’ un chiaro problema, al limite dell’assurdo, di ROI, vale a dire ritorno sull’investimento: non conta quanto investo (o meglio non conta solo); conta quanto mi rende: Ritorno Sull (On) Investimento.
IMPOSSIBILE: rientra in questa casistica anche il precedente esempio, ma in particolare è impossibile ogni tentativo di posizionamento che sia oggettivamente sproporzionato con la stato da cui parti, improbo rispetto alle condizioni da cui si parte. Per capirci: hai appena registrato il tuo dominio, oppure lo stesso è registrato da tempo ma con un domain authoriry (leggasi autorevolezza) pressoché nulla e pretendi di posizionarti per una parola chiave estremamente competitiva…
Il posizionamento di un sito è per buona parte legato all seo off site, in particolare all’attività di link bulding, cioè a dire i backlink che ottieni, fondamentalmente, al tuo sito da siti più autorevoli e affini per tematiche (se ho un ristorante un link da un blog di cucina è ideale, anche se non dal blogger più popolare e conosciuto; un link da un’impresa edile di nostro cugino è privo di senso).
Queste attività chiaramente “richiedono” impegno, lavoro, contatti, DENARO…
Non si può prescindere dalla stima di quanto mi possano rendere: un’impression, cioè una visualizzazione in serp dei motori, deve tradursi in visita al mio sito; quindi la visita in contatto…. e infine il contatto in finalizzazione, in acquisto. E’ facile capire che la conversione è tutto fuorché scontata, anzi difficile. Tanto meno difficile quanto saprai valorizzarti, questo sì.
Per non parlare del fatto che l’attività di link building può essere una buona amica, sì, quando è ben fatta, con criterio e oculatamente, quando è implementata in modo il più naturale possibile (o se vogliamo il meno forzato possibile); può diventare “ladra”… ma anche “assassina”: una strategia di link building spregiudicata, troppo aggressiva è non credibile e porterà ad un affossamento nelle posizioni delle SERP. Parliamo di siti passati dall’oggi al domani dalla prima pagina alla decima pagina e alle volte addirittura deindicizzati perché penalizzati da google che evidentemente si accorge delle scorrettezze e ti castiga. E ce ne vuole per riprendersi.
Allora dobbiamo rinunciare al posizionamento organico? Niente affatto… Contattaci senza impegno!